I Comunisti italiani candidano il filosofo Gianni Vattimo come sindaco di Messina
Il filosofo torinese Gianni Vattimo è il candidato a sindaco di Messina dei Comunisti italiani, nelle elezioni amministrative che in Sicilia si svolgeranno il 15 e 16 giugno prossimi. Lo ha reso noto la segreteria provinciale del Pdci sottolineando di "avere ricevuto la disponibilità" di Vattimo.
"I Comunisti italiani di Messina - si legge nel documento approvato dalla direzione del Pdci - presenteranno una candidatura a sindaco e presidente della Provincia sostenuta da eventuali altre liste di sinistra che vogliano avviare una politica alternativa a quella centrista che caratterizza il neonato Partito democratico". "Per la carica di sindaco di Messina - prosegue la nota del Pdci - è stata approvata la proposta di invitare le altre forze comuniste e di sinistra alternativa a candidare il noto filosofo Gianni Vattimo, che ha dato la sua disponibilità, e a individuare fra i personaggi di grande spessore culturale e politico di Messina il candidato a presidente della Provincia".
Chi è Gianni Vattimo - Nato nel 1936, a Torino, dove ha studiato e si è laureato in Filosofia. Dal 1964 insegna all'Università di Torino, nella quale è stato Preside, negli anni '70, della Facoltà di Lettere e Filosofia. E' stato "visiting professor" in alcune università americane (Yale, Los Angeles, New York University, State University of New York) e ha tenuto seminari e conferenze in varie università di tutto il mondo. Ha ricevuto lauree honoris causa da numerose università del mondo. E' Grande ufficiale al merito della Repubblica italiana (1997). Attualmente è vicepresidente dell'Academía de la Latinidade.
La politica - Seguendo le implicazioni politico-sociali della sua ispirazione filosofica, Vattimo si è poi impegnato appunto in politica, dapprima nel Partito Radicale, in qualità di rappresentante del "Fuori" (un impegno costante, quello contro le discriminazioni sessuali, che lo ha portato a partecipare negli ultimi anni, in qualità di Invitato permanente, al direttivo nazionale del Coordinamento Omosessuale DS); poi nel gruppo "Alleanza per Torino" in occasione delle prime elezioni comunali maggioritarie (1993) della sua città, e tre anni dopo, nella campagna elettorale dell'Ulivo. Nel 1999 è stato eletto deputato al Parlamento di Strasburgo per i Democratici di Sinistra, nel gruppo del Partito Socialista Europeo. Qui ha partecipato ai lavori della Commissione per la cultura, la gioventù, l'istruzione, i mezzi d'informazione e lo sport, e della Commissione per i diritti e le libertà dei cittadini, la giustizia e gli affari interni. E' stato inoltre membro della Commissione temporanea sul sistema di intercettazione satellitare “Echelon”, e delle Delegazioni Interparlamentari UE-Cina e UE-Sudafrica; si è occupato anche, tra l'altro, di istruzione e formazione, università (programmi Erasmus e Socrates), ricerca e sviluppo, media, tossicodipendenze, diritti civili e sociali, diritti degli animali, senza dimenticare l'apporto dato all'opposizione al governo di centrodestra italiano. In polemica con il gruppo dirigente dei DS, nel 2004 ha lasciato il partito e ha accettato la candidatura al Parlamento europeo con il Partito dei Comunisti Italiani, senza risultare eletto.