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L'ultimo decreto prima della pausa estiva

Sì al ddl antiparentopoli, ma è scontro tra Crocetta e i Cinque stelle

14 agosto 2013

55 voti e a favore e solamente tre contrari. Così l’Assemblea regionale siciliana dà il via al ddl antiparentopoli che prevede ineleggibilità e incompatibilità di deputati e assessori.
Questo sarà l’ultimo decreto prima della pausa estiva che durerà fino al 18 settembre assieme a quello che stanzia fondi per enti, associazioni ed onlus che si occupano di iniziative meritevoli. Nel testo di quest’ultimo previsti anche stanziamenti per teatri. A quelli comunali previsti 200 mila euro come finanziamento. Nessuna tabella H però: niente elenco dei beneficiari, i fondi saranno di volta in volta erogati sulla base di un bando pubblico.
La legge che fissa le nuove norme in materia di contribuiti è stata approvata con 48 voti favorevoli, 12 contrari e un astenuto. I contributi saranno quindi non più concessi grazie alla Tabella H, ma alla disponibilità che emerge dal bilancio regionale. A valutare l’eventuale erogazione di fondi saranno delle commissioni nominati dagli assessori dei dipartimenti competenti (LEGGI).

Ma la seduta dell’Ars è stata anche l’occasione per sollevare diversi dubbi sulla gestione del presidente della Regione soprattutto sui temi del lavoro e di aiuti alle piccole e medie imprese. "Al Governo Crocetta diamo una scadenza - ha annunciato il capogruppo del Movimento 5 stelle Giancarlo Cancelleri al termine dei lavori - Ha tempo sino a dicembre per presentare leggi che facciano uscire la Sicilia dalla crisi e rilanciare lo sviluppo. Senza siamo pronti a presentare la mozione di sfiducia".
Le carenze di Crocetta, per il fronte M5S starebbero soprattutto nella gestione della formazione professionale e degli aiuti concreti ai vari settori dell’economia e della forza lavoro. "Il 30 ottobre - ha continuato Cancelleri - Crocetta disse in tv di essere più grllino dei grillini, di avere sette stelle. Lei però ha megafoni in quantità, ma nessuna stella. Qui c'e' soltanto puzzo di compromesso morale".

Non si è certo fatta attendere la replica di Crocetta che è stata altrettanto dura sin dalle primissime parole pronunciate dal governatore: "Trovavo singolare e lo ribadisco che una persona come il suo datore di lavoro, avesse difeso il mafioso Di Vincenzo senza subire da lei alcuna censura. Ho fatto un'analisi politica, che si riferisce a un suo comportamento politico. Lei strizza l'occhio all'opposizione perché sente l'esigenza di differenziare il suo movimento politicamente".
Divisi dunque sul lavoro, sui fondi e4 sull’antimafia il governatore e i grillini che fino a poco tempo fa facevano parlare di "modello Sicilia" come esempio di coesistenza pacifica tra forze politiche avverse. [Fonte: Corriere del Mezzogiorno]

 

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14 agosto 2013
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