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La visita di Alexis Tsipras a Palermo

Il candidato per la sinistra europea alla presidenza del Consiglio dell'Ue nella sua unica tappa italiana

04 aprile 2014

Ieri Alexis Tsipras è stato a Palermo. Il leader greco di Syriza ha aperto dalla Sicilia la campagna elettorale per le europee, e quella nel capoluogo siciliano, tra l’altro, è l'unica tappa italiana del candidato per la sinistra europea alla presidenza del Consiglio dell'Ue per la lista l'Altra Europa con Tsipras. Una scelta che Tsipras ha così motivato: "Considero la Sicilia l’avamposto per creare un’altra Europa. Avremo un buon risultato in Italia e in Grecia e cambieremo le nostre vite e l’Europa". "Sono in Sicilia - ha continuato - perché la società civile ha dato una risposta molto forte alla corruzione e ai legami tra la politica e il malaffare".
Insieme a lui i candidati della lista Mario Cicero, Alfio Foti, Antonella Leto, Antonio Mazzeo, Olga Nassis, Luca Casarini e il sindaco di Messina Renato Accorinti.

Molti sorrisi e grande sorpresa per la calorosa accoglienza, in una stracolma sala del Centro Culturale Biotos. "Abbiamo superato le 150mila firme per presentare le liste - ha annunciato con orgoglio il leader del partito greco Syriza -. Non si vota solo per il Parlamento. Questa elezione riguarda le nostre vite. Dobbiamo uscire dall’austerità e riconquistare la democrazia, la coesione e i valori fondanti dell’Unione Europea". "Penso che gli italiani voteranno l’Altra Europa - ha detto ancora - per dare il segnale di una strada alternativa. C’è una specie di corporazione tra il malaffare e la politica. E’ la corporazione del grande capitale e delle banche. Noi vogliamo portare avanti la battaglia per sconfiggerla".

"L’Europa ha bisogno di sviluppo e non di austerità. Ha bisogno di una conferenza per il debito e per il sostegno dell’occupazione. In Grecia e in Sud Italia c’è stata cattiva amministrazione. Questo non fa parte di un dna, dipende innanzitutto da chi ci ha governato", ha detto poi riguardo alle similitudini tra la Grecia e il Meridione italiano. "Certo, si può dire che è colpa di chi ha votato i governi, ma non si possono punire i popoli assolvendo chi li ha messi in questa situazione. L’amministrazione portata avanti nel Sud dell’Europa è la ricetta del fallimento e la medicina è stata peggiore del male. Hanno preso i lavoratori del Sud Europa e li hanno trattati come i macellai fanno con la carne. E nella parte dei macellai ci sono stati i nostri governi. Il loro interesse - ha spiegato il leader di Syriza - è stato far guadagnare pochi con la politica abbattendo il costo del lavoro".

"L'Europa deve essere quella della solidarietà, e della coesione sociale, non quella che impone la Merkel e le politiche di austerità", ha aggiunto il candidato alla presidenza della Commissione Europea. "Noi parliamo con tutti i popoli europei, sia del sud che del nord, perché da queste politiche liberistiche si avvantaggiano solo quelli del nord, e gli altri soffrono e vengono colpiti dalla crisi". "Vogliamo dire no a tutte queste misure che hanno ridimensionato la nostra vita creando un esercito di disoccupati e colpito la democrazia" ha concluso Tsipras.

I 10 PUNTI DE L'ALTRA EUROPA CON TSIPRAS CONTRO LA CRISI
1. FINE DELL'AUSTERITÀ L'austerità è una medicina nociva somministrata al momento sbagliato con devastanti conseguenze per la coesione della società, per la democrazia e per il futuro dell'Europa. Ha prodotto un'insostenibile aumento della disoccupazione, piaga che sarà difficile sanare in tempi brevi.
2. UN NEW DEAL EUROPEO L'economia europea ha sofferto 6 anni di crisi, con disoccupazione media sopra il 12% e il rischio di una depressione pari a quella degli anni 30. L'Europa potrebbe finanziare un programma di ricostruzione economica focalizzato sull'impiego, sulla tecnologia e sulle infrastrutture.
3. PRESTITI ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Migliaia di piccole imprese sono state costrette a chiudere con conseguenze terribili per i posti di lavoro, non perché non erano sostenibili, ma perché il credito era esaurito.
4. SCONFIGGERE LA DISOCCUPAZIONE La disoccupazione media europea è la più alta mai registrata. Oggi, quasi 27 milioni di persone sono disoccupati nell'UE, di cui più di 19 milioni nell'Eurozona. L'Europa non dovrebbe perdere tempo, dovrebbe mobilitarsi e rifirigere i Fondi Strutturali per creare significative possibilità d'impiego per i cittadini.
5. SOSPENDERE IL NUOVO SISTEMA FISCALE EUROPEO: richiede pareggio di bilancio anno per anno, indipendentemente dalle condizioni economiche dello stato membro. Di conseguenza rimuove la possibilità di usare le politiche fiscali come uno strumento di stabilità nei momenti di crisi.
6. UNA VERA BANCA EUROPEA che possa prestare denaro come ultima risorsa per gli stati-membri e non solo per le banche. L'esperienza storica suggerisce che le unioni monetarie di successo necessitano di una banca centrale che adempia a tutte le funzioni di una banca e non serva solo a mantenere la stabilità dei prezzi.
7. AGGIUSTAMENTO MACROECONOMICO: i paesi in surplus dovrebbero lavorare quanto i paesi in deficit per correggere il bilanciamento macroeconomico all'intero dell'Europa. L'Europa dovrebbe monitorare, valutare e richiedere azioni dai Paesi in surplus sotto forma di stimolo, per alleviare la pressione unilaterale sui Paesi in deficit.
8. UNA CONFERENZA DEL DEBITO EUROPEO La nostra proposta è ispirata all'Accordo di Londra sul Debito del 1953, che alleviò il peso economico della Germania, aiutando a ricostruire la nazione dopo la guerra. Nel contesto odierno, si dovrebbero usare tutti gli strumenti politici disponibili, inclusi i prestiti dalla Banca Europea, oltre alla istituzione di un debito sociale europeo (Eurobond) per sostituire i debiti nazionali.
9. REGOLE CHIARE PER IL SISTEMA BANCARIO L'obiettivo è separare le attività bancarie tradizioneli, di raccolta risparmi e concessioni prestiti, dalle attività d'investimento e speculative proprie delle banche d'affari.
10. Una legislazione Europea effettiva per TASSARE I PARADISI FISCALI

CHI È ALEXIS TSIPRAS - Alexis Tsipras, classe 1974, ingegnere. C’è chi lo chiama il Che della Grecia. Attivo politicamente sin dai tempi del liceo, iscritto al Partito Comunista Greco, il KKE, diventa ben presto leader dei movimenti studenteschi. All’università si unisce a "Enkelados", un movimento di rinnovamento della sinistra. E dal 1995 al 1997, è membro del Consiglio Centrale dell’Unione Nazionale Studentesca dei Greci. Si allontana dal Partito comunista e nel maggio 1999 diventa segretario dell'area giovanile del partito della sinistra radicale, Synaspismos, ruolo che ricopre fino al novembre 2003: si impegna attivamente nella creazione del Social Forum Greco e partecipa alle proteste e ai cortei internazionali contro la globalizzazione neoliberista.

Tsipras fa la sua prima apparizione sulla scena politica tradizionale durante le elezioni locali del 2006. Si candida infatti come consigliere comunale di Atene con la lista "Anoihti Poli" ottenendo il 10.51 per cento dei voti e venendo così eletto nel 2008. Sempre nel 2008 rifiuta l’alleanza e il futuro governo con l'ex premier socialista George Papandreou: "Ci releghereste in un angolo, con due o tre ministeri inutili", fu la risposta. E nel 2009 si presenta alle elezioni legislative greche conquistando con Syriza il 4,60 per cento delle preferenze. Viene così eletto per la prima volta nel Parlamento Ellenico. Nelle elezioni del 6 maggio, il leader della Sinistra radicale ha visto il suo partito schizzare al 25 per cento, crescita riconfermata nel giugno 2012 quando ottiene il 26,89 per cento dei consensi. Uno dei punti fondamentali del programma elettorale di Tsipras è la richiesta di rinegoziazione del piano di austerity imposto alla Grecia dalla cosiddetta "Troika". Nell'ottobre 2013 il Consiglio dei Presidenti del Partito della Sinistra Europea, propone la sua candidatura alla Presidenza della Commissione Europea. Ottiene l'84,1 per cento dei consensi al IV congresso della Sinistra Europea e la candidatura diventa ufficiale. In Italia è supportato dalla coalizione elettorale L'Altra Europa con Tsipras, sostenuta da Azione Civile, Sel, Rifondazione Comunista, Comunisti italiani, intellettuali e associazioni.

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04 aprile 2014
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