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Mentre migliaia di persone rischiano di rimanere senz'acqua...

... nel governo regionale si apre l'ennesima faglia sulla riforma idrica

11 marzo 2015

Dopo l'emendamento-Calleri anche il nuovo tentativo di riscrivere la riforma dell'acqua è stato bocciato. "In commissione è arrivata una stroncatura netta all'ipotesi di 'stravolgere' il ddl, di fronte alla quale il governo dovrebbe riflettere: non si possono fare passi indietro, il processo di ripubblicizzazione dell'acqua deve essere completato", hanno detto i parlamentari regionali del Pd Giovanni Panepinto, Marika Cirone di Marco, Concetta Raia, Anthony Barbagallo e Fabrizio Ferrandelli, insieme con la parlamentare dell'Udc Margherita La Rocca Ruvolo.

L'emendamento di riscrittura al disegno di legge sul completamento della riforma del servizio idrico era stato presentato dall'assessore all'Energia Vania Contrafatto, ma è stato bocciato all'unanimità nel corso della seduta di ieri mattina della commissione Territorio e ambiente, presieduta da Giampiero Trizzino.
"Il governo - hanno aggiunto i deputati regionali - prenda atto dell'orientamento sempre più fermo da parte del Parlamento ed eviti altri tentativi di depotenziare una riforma attesa dai cittadini e dal popolo referendario, che deve servire a migliorare i servizi e alleggerire le tariffe. Alla luce del voto di oggi della commissione, l'assessore Contrafatto si è impegnata a sospendere i commissariamenti nei comuni che non hanno riconsegnato gli impianti: è un passo che può servire a creare un clima positivo, è importante fare un buon lavoro in commissione e arrivare in aula con un testo quanto più possibile condiviso".

La stroncatura in commissione è stata accolta con grande soddisfazione dal M5S che da sempre si spende per l’acqua pubblica senza se e senza ma. "Queste riscritture - afferma Valentina Palmeri, che ha curato i lavori della sottocommissione acqua - con la scusa di adeguare il testo allo "sblocca-Italia", di fatto azzeravano il volere degli esiti referendari sull’acqua pubblica e norme frutto di una lunga mediazione. Dopo mesi di discussione siamo riusciti a fare entrare nel testo Marino, il 455, concetti come enti di diritto pubblico, 50 litri gratuiti giornalieri per ogni cittadino residente in Sicilia, e la tariffa unica regionale, proprio perché l’acqua pubblica per noi è anche non fare differenze tra i siciliani. Non ci sono siciliani di serie A e cittadini di serie Z. Non è più pensabile ricominciare tutto da capo. La bocciatura della riscrittura è sacrosanta. Non per nulla è avvenuta all’unanimità, anche da parte del PD".

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11 marzo 2015
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