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Niente reddito minimo

Rosario Crocetta: "Daremo invece un bonus alle imprese che assumono disoccupati poveri"

16 luglio 2014

Stop all'ipotesi di reddito di cittadinanza in Finanziaria, prende corpo invece l'idea del Governo di finanziarie un bonus a tutte quelle imprese che assumono disoccupati poveri, ma a patto che siano over 35.
A confermare questa ipotesi è stato ieri il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, alla vigilia dell'inizio della discussione in Commisione Bilancio della manovra correttiva da circa 500 milioni di euro. "Con l'assessore al ramo - ha spiegato Crocetta - stiamo pensando di trasformare il previsto reddito di cittadinanza in una sorta di bonus per le imprese che assumono dagli elenchi dei poveri. Verificherò questa ipotesi, su cui ho lavorato in questi giorni, con i capogruppo".

"Ho pensato di incardinare il bonus per le imprese che assumono, o part time o a tempo indterminato, persone al di sotto dei 5000 euro di Isee e che abbiano più di 35 anni, perché per gli altri disoccupati c'è la possibilità della Garanzia giovani - spiega ancora Crocetta - Se l'azienda assume per un anno diamo contributi per sei mesi eccetera. Se l'impresa assume a tempo indeterminato lo diamo per tre anni, cosi aiutiamo le piccole medie imprese". Al momento sono previsti 62 milioni di euro di finanziamento "ma ci saranno altri 100 milioni del Pac", avverte Crocetta.
E sull'ipotesi ventilata dal presidente della Commissione Sanità Pippo Digiacomo di stornare i 62 milioni per il reddito di cittadinanza sull'esenzione del ticket, Crocetta dice: "Significherebbe condannare i siciliani a pagare l'Irpef a vita, tra l'altro ci sono altri tipi di problemi, come i debiti della Sanità che non sono stati pagati. Invece una misura che incentivi il lavoro è perfetta, non ci possono accusare neppure di assistenzialismo perché ci si rivolge sia alle imprese che ai poveri".

Infine, botta e risposta al vetriolo con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: alla fine della messa per il Festino di Santa Rosalia, celebrata dal cardinale, Paolo Romeo, il governatore si è avvicinato alle autorità, tra cui il prefetto Francesca Cannizzo e i rappresentanti delle forze dell'ordine, e si è scusato perché si doveva allontanare: "Scusate, ma io devo tornare a Palazzo d'Orleans, perché devo andare a lavorare". Immediata la replica del primo cittadino con il quale da mesi non corre buon sangue: "E questo è il danno, che vai a lavorare...". Per tutta risposta è arrivato uno sguardo gelido di Crocetta all'indirizzo di Orlando. Nei mesi scorsi più volte Orlando aveva criticato Crocetta chiedendo il commissariamento della Regione.

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16 luglio 2014
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