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Qualcuno tira un sospiro di sollievo

Via libera ai fondi per i precari, ex Pip e per le istituzioni culturali che rientravano nella tabella H

30 dicembre 2014

Il comunicato stampa firmato dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, è arrivato nel tardo pomeriggio di ieri e recita così:
La giunta regionale riunita questo pomeriggio, ha approvato i seguenti provvedimenti: Ddl per i lavoratori precari che estende anche ai comuni che hanno sforato il patto di stabilità o in situazione di pre-dissesto e dissesto la possibilità di prorogare i contratti dei lavoratori precari fino al 31 dicembre 2015; il finanziamento per i lavoratori ex Pip per complessivi 9 milioni di euro, nelle more del bilancio definitivo. Le altre risorse verranno reperite con apposita legge finanziaria. In questo modo saranno coperti i pagamenti di dicembre e i primi 4 mesi del 2015.
I due ddl, per avere efficacia, dovranno essere approvati entro fine anno dall'Ars e saranno inseriti come emendamenti aggiuntivi all'esercizio provvisorio.
Un'altra deliberazione di giunta riguarda il riparto effettivo dei contributi ai vari dipartimenti. Con un incremento per ciascun dipartimento dell'11% in più rispetto all'attribuzione dell'anno scorso. Con tale delibera la giunta ha chiarito gli equivoci che si erano determinati in merito alla distribuzione dei fondi, laddove si era inteso inserire all'interno dei dipartimenti Famiglia e Istruzione, i fondi specifici previsti per legge per Unione italiana ciechi, stamperia Braille e centro Helen Keller.

Dunque, i precari degli enti locali siciliani potrebbero tirare un sospiro di sollievo, così come i lavoratori ex Pip.

Sospiro di sollievo anche per le associazioni e le istituzioni culturali che una volta erano inclusi nella tabella H del bilancio regionale, poi soppressa. La riduzione dei fondi, che era stata in un primo momento prospettata e che ha fatto partire l’immediata protesta di undici istituzioni culturali (LEGGI) non c'è stata. Anzi la dotazione per i singoli dipartimenti è stata ritoccata con un aumento dell'11 per cento rispetto all'anno scorsoapprovato una delibera che incrementa i contributi.
Sulla assegnazione di questi fondi (10 milioni quelli appostati) c'erano state tensioni in giunta. L'assessore ai Beni culturali, Antonio Purpura, si era opposto a un taglio di circa il 40 per cento. Anche l'assessore all'Economia, Alessandro Baccei, aveva scritto una nota con la quale esprimeva critiche sulla manovra al ribasso.
Il governatore Crocetta ha spiegato che l'incremento dei fondi assegnati è stato reso possibile per il fatto che "la giunta ha chiarito gli equivoci che si erano determinati in merito alla distribuzione dei fondi, laddove si era inteso inserire all'interno dei dipartimenti Famiglia e Istruzione i fondi specifici previsti per legge per Unione italiana ciechi, stamperia Braille e centro Helen Keller".

E se qualcuno tira un sospiro di sollievo, qualcun altro - i grillini - va al contrattacco sulla Finanziaria, proponendo una serie di misure per contenere la spesa: riduzione indennità e diaria dei parlamentari, eliminazione terza fascia dirigenziale e dell'ufficio di Bruxelles, soppressione di Sicilia e-Servizi e di altre due partecipate considerate strategiche (Spi e Maas), tagli degli emolumenti agli assessori, eliminazione delle circoscrizioni nei Comuni al di sotto di 250 mila abitanti.
Questi sono alcuni degli emendamenti del Movimento 5 stelle per la Regione Sicilia "e che - dice il deputato Giorgio Ciaccio, componente della commissione Bilancio  - possono farci recuperare credibilità con Roma e una valanga di soldi. Il risparmio si aggirerebbe, infatti, intorno ai 100 milioni di euro annui. Basti pensare solo il taglio del Famp (fondo di amministrazione per il miglioramento delle prestazioni per l'intero comparto regionale) da noi proposto, vale secondo alcune stime 39 milioni di euro l'anno".

Il taglio proposto ai deputati porterebbe alla riduzione dell'indennità lorda da 11.100 euro mensili a 9000 (5000 indennità e 4000 diaria). Tagli sono previsti pure per le indennità di funzione che scenderebbero da 2.700 euro a 1.700 euro mensili. Per gli assessori l'emendamento del Movimento prevede un trattamento omincomprensiuvo lordo di 9000 euro lorde (attualmente è di 11.100 euro). "E' un taglio - dice Ciaccio - che i deputati devono prendere in considerazione, considerata la disastrosa condizione economica attuale. Noi avremmo proposto un taglio molto più deciso, considerato che percepiamo soltanto 2500 euro netti più il rimborso delle spese rendicontate".

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30 dicembre 2014
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