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Soddisfatta il ministro Moratti per le assunzione nelle scuole, ma in Sicilia c'è poco da essere soddisfatti

Mentre la Moratti ribadisce la soddisfazione per il lavoro fatto dal proprio ministero, la scuola in Sicilia è nel caos totale

27 agosto 2004

"Sono soddisfatta - ha dichiarato ieri il ministro Letizia Moratti - perché nonostante siano state apportate il 27 luglio sostanziali modifiche alla legge sulle graduatorie, oltretutto sollecitate anche dai precari stessi, abbiamo raggiunto l'obiettivo''. ''Anche quest'anno, per la quarta volta consecutiva - ha assicurato il ministro - riusciremo a far partire regolarmente in tutta Italia l'anno scolastico, con tutti gli insegnanti in classe sin dal primo giorno di scuola''.
Ieri, infatti, si sono concluse, come previsto dalla normativa, le 15.000 assunzioni (12.500 insegnanti e 2.500 unità di personale ausiliario, tecnico e amministrativo) e le graduatorie permanenti. Lo rende noto il ministero dell'Istruzione.
 
''I 15.000 contratti di assunzione che abbiamo formalizzato - ha sottolineato ancora la Moratti - si aggiungono ai 62.000 effettuati nell'estate 2001, all'inizio del mio mandato. In tutto 77.000 assunzioni. Erano dieci anni che non venivano effettuate immissioni in ruolo nella scuola italiana, ed erano decenni - ha concluso il ministro - che le operazioni di nomina e sistemazione del personale della scuola venivano completate ad anno scolastico inoltrato, costringendo migliaia di insegnanti al ben noto e snervante 'balletto delle cattedre', e senza garantire la continuità didattica, elemento indispensabile per un più proficuo impegno degli studenti. Anche quest'anno, per la quarta volta consecutiva, riusciremo a far partire regolarmente in tutta Italia l'anno scolastico, con tutti gli insegnanti in classe sin dal primo giorno di scuola. Questi sono dati di fatto e non opinioni''.

Quindi la ministra è soddisfatta. Peccato che non lo siano anche i docenti, alle prese con la burocrazia, gli impiegati, stremati da un'estate trascorsa a controllare migliaia di domande,  i sindacati sul piede di guerra, che minacciano mobilitazioni, e gli studenti che non sanno se al suono della prima campanella troveranno le cattedre vuote.
Forse che il ministro Moratti non sia stata informata? Beh l'avvertiamo noi, che in Sicilia sta succedendo proprio il contrario di tutte le motivazioni che la rendono tanto soddisfatta. 

Sì, perché sul fronte scuola in Sicilia, in una sola parola, è caos. Caos per l'immissione in ruolo degli insegnanti e per l'assegnazione delle supplenze.
Certo, Il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano, assicura che "non c'è alcun rischio per l'inizio delle lezioni. Il 23 settembre tutto sarà in regola - dice - Gli insegnanti saranno al loro posto".
Di Stefano spiega che tutti i Csa (ex provveditorati agli studi) hanno completato le nomine, tranne a Palermo "dove si è fermi al 78% delle immissioni in ruolo perché non è stata pubblicata in tempo la graduatoria di terza fascia". Sono 6.009, invece, le supplenze assegnate finora nelle nove province siciliane. "A Trapani e a Ragusa - aggiunge Di Stefano - sono state concluse tutte le operazioni, a Palermo, Catania e a Messina ancora non state compilate le graduatorie definitive. Tra il 10 e il 20 settembre, però, tutto sarà in regola".
Secondo il dirigente "il caos esploso non solo in Sicilia" è dovuto alle modifiche dei requisiti per l'immissione nelle graduatorie. "Dopo il decreto del ministro Moratti - sottolinea - il Parlamento è intervenuto due volte, prima per apportate alcune modifiche, poi per chiarire alcuni aspetti controversi, come per esempio il punteggio retroattivo per chi ha insegnato in zone montane. Ciò ha comportato integrazioni nelle domande consegnate ai Csa che hanno lavorato per tutta l'estate". Su eventuali omissioni nelle domande commesse dagli insegnanti "distratti", Di Stefano assicura che "in sede di reclamo, tra le graduatorie provvisorie e quelle definitive, le eventuali omissioni saranno corrette".

Ma le rassicurazioni non bastano a raffreddare gli animi.

"Ci sono 2 mila cattedre vacanti - replica il segretario siciliano della Margherita, Salvatore Cardinale - e vogliamo sapere perché. Così come vogliamo riposte sul fatto che mancano all'appello la maggior parte dei supplenti, cinquanta nuovi assunti di scuola media e superiore, e, cosa ancor più grave ben 1.375 docenti di sostegno compresi tutti i supplenti di Lettere e Matematica delle medie e superiori".
Quesiti che Cardinale pone in un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Istruzione Letizia Moratti.

Al ministro Moratti si rivolge anche l'assessore alle Politiche Sociali Pippo Midolo, che ha scritto una lettera inviata anche al ministro per le pari Opportunità Stefania Prestigiacomo, al sottosegretario ai Beni Culturali Nicola Bono e a tutti i parlamentari nazionali e regionali della provincia di Siracusa. "A pochi giorni dall' inizio del nuovo anno scolastico - scrive Midolo - centinaia di ragazzi siciliani disabili rischieranno di non poter frequentare gli istituti d' istruzione statali e centinaia di docenti di sostegno rimarranno oltre che precari, anche disoccupati". "Solo in provincia di Siracusa", secondo l'assessore, "ben 168 docenti di sostegno perderanno il posto".

Certo, chi si accontenta gode, ma i motivi di tutta la soddisfazione del ministro sono veramente difficili da vedere...

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27 agosto 2004
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