Sulla possibile rimozione della Monterosso...
La presidenza dell'Ars ha ritenuto ricevibile la mozione del M5S, mentre il Governatore difende il Segratario generale
Nei giorni scorsi il Movimento 5 stelle ha presentato una mozione sulla "rimozione del segretario generale della Presidenza della Regione siciliana" Patrizia Monterosso.
Mozione che la Presidenza dell'Ars ha giudicato "ricevibile": la conferenza dei capigruppo ha stabilito di iscrive l'atto parlamentare all'ordine del giorno dell'Assemblea che potrà essere chiamata a pronunciarsi sull'ammissibilità ai sensi dell'art. 160, comma 3, del regolamento interno.
La mozione era stata presentata lo scorso marzo dai Cinquestelle, "perché condannata dalla Corte dei Conti, seppur in primo grado, per danno erariale, in seguito ad integrazioni finanziarie illegittime agli enti di formazione professionale".
Sulla mozione M5S è intervenuto il presidente della Regione che in una nota ha dichiarato: "trovo assurdo che da mesi il Parlamento venga continuamente sollecitato a discutere, non di leggi e riforme in grado di dare slancio alla Sicilia e risolvere i drammatici problemi occupazionali e di sviluppo che interessano l'Isola, ma piuttosto di una serie continua di mozioni, che assumono soltanto il ruolo fuorviante di dibattere su cose che non servono alla Sicilia. Le mozioni di sfiducia, secondo il regolamento dell'Ars, possono riguardare i rappresentanti del governo e non i dirigenti e i funzionari che sono legati al governo da un rapporto contrattuale di natura privata. La scelta dei collaboratori così come accade all'Ars, dove è fatta unilateralmente dai deputati, è per sua natura effettuata intuitu personae dai rappresentanti del governo. Le leggi dello Stato stabiliscono quali siano i criteri di inconferibilità e di incompatibilità degli incarichi e sicuramente non rientra tra tali criteri una condanna, tra l'altro non definitiva, per infrazioni amministrative. Tale modo di procedere sembrerebbe consegnare al Parlamento un diritto di censura che non può essere svolto se non da organi della magistratura. Trovo singolare poi che tale mozione venga incardinata senza la decisione della conferenza dei capigruppo e spero che tale organo si pronunci per evitare un inutile dibattito e per affrontare prioritariamente la discussione di quelle leggi che urgono se si vogliono fare veramente gli interessi della Sicilia".