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Un Osservatorio Parlamentare monitorerà il settore turistico italiano

Turismo eco-compatibile, valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, gli obiettivi principali

19 dicembre 2003
Monitorare e promuovere una legislazione che sia compatibile con la promozione e la valorizzazione del turismo, promuovere un turismo sostenibile ed eco-compatibile, valorizzare il patrimonio culturale e artistico, sostenere la qualità dell' artigianato e delle produzioni tipiche agricole, delle tradizioni enogastronomiche, promuovere la qualità e la trasparenza dei servizi. Questi  gli obiettivi principali del neonato Osservatorio Parlamentare sul Turismo che ha raccolto attorno a se ben 150 deputati e senatori di tutti gli orientamenti politici e il Tci (Turing Club Italiano). L'Osservatorio, nato per iniziativa dell'on.Gianantonio Arnoldi (FI) e dell' on.Giovanni Lolli (DS-Ulivo)  si avvale delle competenze del Touring Club Italiano. Il direttivo è composto anche dagli onorevoli Francesca Martini (Lega Nord Padania), Pierluigi Mantini (Margherita Dl-U), Dorina Bianchi (Udc), e dai senatori Augusto Rollandin (Aut) e Nuccio Iovene (Ds-U). 

L'Osservatorio ''colma un vuoto e raccoglie una sfida. Il settore turismo, che in Italia vale il 6% del pil (e il 12% considerando l'indotto), è un universo polverizzato – spiegano i promotori - costituito da decine di migliaia di soggetti che totalizzano insieme oltre 2 milioni di occupati, pari a un incredibile 9,4% dell' occupazione totale''. Il turismo è una vera e propria miniera economica. I turisti stranieri arricchiscono il nostro paese di circa 29 miliardi di euro, cifra che si posiziona al terzo posto a confronto con le entrate generate dalle esportazioni (dopo macchinari e mezzi di trasporto e prima di tessile e abbigliamento, che arriva a 28,5 miliardi di euro''. Una ricerca del Tci-Uic rileva inoltre, che se anche il patrimonio naturale e culturale del Sud fosse interamente fruibile questo ci assicurerebbe entrate per altri 11 miliardi di euro. In questo senso ci si sta muovendo in Sicilia stanziando altri 5 milioni di euro in seguito alle variazioni apportate al bilancio 2003, dalla Giunta del Governo.

Tutte le voci inerenti i parchi e le riserve vengono rimpinguate. La quota destinata ai parchi per le attività istituzionali cresce di circa un milione di euro, di 994 mila euro le risorse che vanno agli enti gestori delle riserve, di quasi 2 milioni e 700 mila euro gli stanziamenti riservati al personale. Diventa anche più consistente la fetta destinata al personale assunto per la gestione e la vigilanza delle aree protette che passa da 7 milioni e 250 mila euro a 10 milioni di euro. "E' la dimostrazione - ha spiegato Mario Parlavecchio, Assessore Regionale al Territorio  - di quanto sia alta l'attenzione del governo nei confronti del patrimonio naturale dell'isola, patrimonio sul quale intendiamo puntare sempre più e meglio. E in questa direzione va il disegno di legge sui parchi e le riserve".

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19 dicembre 2003
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