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Una road map per la finanziaria

E' cominciato bene il tavolo tecnico governativo riunitosi per risolvere lo stallo della Regione Siciliana

31 gennaio 2014

Incalzato dai sindacati dei regionali Cobas/Codir e Sadirs, che hanno chiesto la pubblicazione sulla Gurs del testo della legge di stabilità regionale nelle parti non impugnate dal Commissario dello Stato, il presidente della Regione Rosario Crocetta non ha potuto fare altro che cedere.
Ieri, con una nota, però, il governatore ha manifestato tutta la sua amarezza e contrarietà: "Sarò costretto a pubblicare una finanziaria che non mi appartiene, che ripudio, che canta il de profundis al posto di lavoro di migliaia di lavoratori, che uccide la diversabilità e impedisce ai non vedenti di studiare, che butta sul lastrico migliaia di famiglie e impone alla Sicilia una manovra depressiva senza precedenti, che potrà influire sulla tenuta sociale della Regione, che affossa le imprese e influirà negativamente sul rating nazionale e regionale". (LEGGI)

Intanto, si è chiuso con la soddisfazione di partecipanti e interessati il primo round del tavolo tecnico riunitosi ieri per risolvere lo stallo istituzionale in cui si è venuta a trovare la Regione Siciliana dopo l'impugnativa del Commissario di Stato Carmelo Aronica.
La riunione, la prima, tenutasi presso il Ministero degli Affari Regionali - alla presenza di 'sherpa' tecnici dei Ministeri del Lavoro, dell'Economia, Affari Regionali, Salute e Pubblica Amministrazione - sembra avere sbloccato la situazione e, soprattutto, prefigurato una road map per correre ai ripari.
Conti alla mano, ha spiegato l'assessore all'Economia Luca Bianchi, la manovra pluriennale che Palazzo dei Normanni dovrà sobbarcarsi si attesterà intorno ai 3,5 miliardi di euro. Tutte le risorse economiche per uscire dalla palude, ha premesso Bianchi con orgoglio al termine della riunione, "verranno dalla Sicilia e andremo avanti senza chiedere sconti a nessuno". Altra premessa riguarda l'impianto della Finanziaria, di cui il Commissario Aronica ha bocciato 33 articoli su 50: "Sono soddisfatto perché gli esperti dei vari Ministeri - ha spiegato ancora Bianchi - hanno approvato l'impianto della nostra finanziaria. Alcuni articoli naturalmente verranno riscritti ed altri, pochi in verità, cancellati".

Dal tavolo di ieri è emerso un piano di attacco del debito che riguarderà, ha detto ancora l'assessore all’Economia, "una copertura pluriennale, fatta con risorse interne, di una parte del fondo dei residui attivi, circa 3,5 miliardi, anche se su questo si deve ancora fissare una linea comune con i vari Ministeri". Quindi, ha chiarito, "l'intervento si farà su meno della metà del complesso dei residui attivi, che ammonta a circa 12 miliardi di euro, per lo più prodotti da contenziosi sedimentatisi nel tempo". Secondo Bianchi la manovra non verrà fatta accumulando nuovo debito, come è stato fatto nel 2012, chiusosi con un 1 miliardo di disavanzo.
Poi il messaggio tranquillizzante per gli stipendi (tanti) rimasti congelati: "gli addetti della Regione - ha affermato - verranno pagati quanto prima, anche se al momento non è ancora chiaro quando".

Una mano la darà da subito anche il governo: "il consiglio dei ministri di domani - ha annunciato il ministro per gli Affari Regionali Graziano Delrio, che non ha potuto partecipare al tavolo tecnico ma è riuscito a raggiungere in extremis i partecipanti al termine della riunione - esaminerà la possibilità di anticipare per la Regione Siciliana le norme per l'armonizzazione dei sistemi contabili (dlgs 118), il cui testo verrà esaminato oggi dal Governo, affrettando così i tempi rispetto al previsto 1 gennaio 2015".
Il tavolo tecnico potrebbe essere convocato nei prossimi giorni, ha annunciato poi Delrio, "anche se è possibile che ciò non accada nel caso in cui tutte le carte della vicenda possano essere esaminate brevi manu dai tecnici di ogni singolo Ministero e, naturalmente, dopo l'ok del governo".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, AGI, ASCA]

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31 gennaio 2014
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