''Colpiremo i corrotti di Gela''. Al sindaco della città nissena le minacce di un sedicente gruppo terroristico di destra

Un comunicato a firma della ''Colonna Siciliana Achille'', dei sedicenti ''Nuclei armati rivoluzionari ricostituiti'' (Nar), con l'ascia bipenne come simbolo e una ''R'' al centro del disegno, è pervenuto ieri a Gela (Caltanissetta) al corrispondente dell'Ansa, che lo ha consegnato ai magistrati. Sulla sua autenticità sono in corso indagini da parte dell'ufficio politico del commissariato.
Nel documento, composto da tre fogli, si annuncia che ''da questo momento fino ai prossimi anni a seguire, verranno attuate una serie di azioni militari con corrispettive rivendicazioni, aventi finalità di estinzione di malattie sociali'', che gli stessi autori individuano ''nella corruzione politica'' e nella ''destabilizzazione di questa città, e di molte altre, causata a oggi dalla criminalità organizzata''.
''Ad essere colpiti - si legge ancora - saranno principalmente politici, mafiosi e famiglie dei collaboratori di giustizia, gente che sono la principale causa del blocco sociale e imprenditoriale, affinché si rilanci lo sviluppo, il cambiamento''.
Quindi il comunicato cita l'attuale sindaco Rosario Crocetta, candidato dell'Unione per le amministrative del 13 maggio.

''Questo può essere l'unico modo per raggiungere la legalità tanto annunciata da Crocetta - hanno ancora scritto - ma che non è chiara dal nostro punto di vista, in quanto il suo informatore, sicuramente da lui protetto, potrebbe essere uno dei primi bersagli ad essere colpiti''. Non viene precisato il nome del presunto informatore. Poi si accusa Crocetta di essere sindaco grazie alla collaborazione di un mafioso ''attuale collaboratore di giustizia, Celona, che gli ha permesso di raggiungere la posizione in cui si trova, ma tutto questo è stato volontariamente insabbiato''.
Accuse di presunta corruzione, estorsione e associazione mafiosa vengono poi espresse contro il predecessore di Crocetta, Franco Gallo (centrosinistra).
Quindi i sedicenti Nar annunciano: ''Vogliamo eliminare i soggetti candidati in queste elezioni che non rappresentano un'immagine positiva''.
Il comunicato diventa poi un manifesto politico nel quale si smentisce la morte del movimento. ''Chi ha dichiarato che i Nar sono morti si è sbagliato!''. Il movimento non si sarebbe mai disgregato e ''gli ideali storici non sono scomparsi ma si sono modificati nel tempo''.
Quindi si cita Ordine nuovo e sigle come Nfc e Mpon che si sarebbero ricompattati ''sotto un'unica bandiera''. Si annunciano ''atti vendicativi'' di cui l'organizzazione rivendicherà la responsabilità, e ci si dissocia ''da quelli facenti capo alla criminalità''.
Infine, l'obiettivo politico: ''La nostra convinzione - riporta la nota dei Nar - è che nell'ordine e nella libertà si possa adempiere all'ardua opera di ricostruzione politico-sociale per la quale è sorto ed è sopravvissuto il nostro nucleo''. ''Ciò si può raggiungere con l'abbattimento del regime futuro che la sinistra sta per organizzare''.

La risposta del sindaco Rosario Crocetta è stata veemente: ''Ma quali rivoluzionari, quali Nar, quale terrorismo politico! Questo è l'attacco virulento della mafia a Gela e al suo sindaco''. ''Altre lettere di minacce mi sono pervenute in questi giorni - ha aggiunto - ma non per questo mi tiro indietro, anzi, ci faccio su una bella risata''. ''A Gela, con la mia azione - ha continua il sindaco appartenente ai Comunisti Italiani - la mafia ha subito dure sconfitte e non saranno due lettere a spaventarmi come non sono riusciti a spaventarmi quando stavano preparando un attentato al tritolo contro di me. Gela non torna indietro''.
Infine, Crocetta che è ricandidato a sindaco per l'Unione, ha annunciato che chiederà al prefetto di Caltanissetta di verificare e pronunciarsi sul ''candore morale'' di centinaia di candidati al Consiglio comunale di Gela. [La Sicilia]