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"Crocetta distruggerà la Sicilia"

L'ex assessore all'Energia della Regione siciliana, Nicolò Marino, nell'audizione alla Commissione parlamentare sul Ciclo dei rifiuti

13 marzo 2015

I controlli dell'Arpa in Sicilia venivano fatti da un funzionario, "una persona per bene delle Istituzioni, ma che aveva avuto due ictus". Lo ha segnalato l'ex assessore all'Energia della Regione siciliana, Nicolò Marino, nell'audizione alla Commissione parlamentare sul Ciclo dei rifiuti. "Quando lo conobbi - ha detto l'ex pm - chiamai Crocetta e gli dissi allarmato: 'Rosario la giunta ride'. Mi rispose che la moglie era brava, e che dovevamo contattare lei per farlo ragionare. Non voglio segretare perché l'ho anche scritto".
"Questa è la Regione siciliana - si legge nel verbale redatto a Roma il 23 febbraio scorso - ed è una delle tantissime cose che dovevamo fronteggiare. L'ho detto anche al referente in Sicilia di Renzi, l'onorevole Faraone, poco prima di andare via: 'se gli lasciate ancora nelle mani la Sicilia, finirà per distruggerla'. Oggi finalmente lui sta litigando con Crocetta".

Al rilievo di una componente della Commissione, che gli ha chiesto: "si rende conto della gravità di quello che dice?", l'ex assessore Marino ha replicato: "Io sono andato via per questo". Ed ha  motivato così la sua scelta: "Nel settore dei rifiuti la migliore squadra avrebbe avuto grandi difficoltà a riprendere in mano questa situazione. Nel momento in cui la gestione diventa approssimativa diventa impossibile recuperare".

La precisazione di Marino - "Nella trascrizione della commissione Ecomafia ci sono delle discrasie tra quanto dichiarato e quanto verbalizzato: non ho detto la 'giunta ride', ma 'la gente ride'". Lo precisa l'ex assessore regionale in una dichiarazione, spiegando che il riferimento non era a un funzionario dell'Arpa, ma al commissario della Provincia di Palermo e alle tante riunioni che si tenevano. "Avvisai telefonicamente il governatore - ricostruisce Marino - e gli dissi: la 'gente ride e tutto questo danneggia le istituzioni'. Questo perché nel settore dei rifiuti gli organi di controllo non aveva lavorato bene e io mi sono trovato in difficoltà". [Fonte ANSA]

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13 marzo 2015
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