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470 morti in 72 giorni

I dati dell'Unhcr: "Dall'inizio dell'anno nel Mediterraneo sono morti 470 migranti"

13 marzo 2015

Dall'inizio dell'anno circa 470 persone hanno perso la vita o sono scomparse nel Mediterraneo durante i viaggi della speranza verso l'Europa. Un dato agghiacciante, quello reso noto dall'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), tanto più se si considera che nello stesso periodo dello scorso anno le vittime furono 15.
Oltre a denunciare la strage, l'organizzazione delle Nazioni Unite ha inviato all'Unione europea una serie di proposte per affrontare il problema delle migliaia di migranti e rifugiati che cercano di raggiungere il Vecchio continente.
Tra le iniziative da assumere secondo l'Unhcr, l'istituzione di "un'importante operazione di ricerca e soccorso europea nel Mediterraneo simile all'operazione Mare Nostrum", la realizzazione di "un sistema europeo per compensare le perdite economiche subite dalle compagnie di navigazione coinvolte nel salvataggio in mare", un meccanismo di equa distribuzione dei rifugiati siriani.

L'Unhcr sollecita inoltre l'Unione Europea affinché esplori soluzioni per affrontare le difficoltà in cui incorrono i rifugiati una volta arrivati in Europa, assicurando loro un sostegno adeguato ed evitando che alcuni Paesi debbano assumersi la responsabilità in modo preponderante.
"Stiamo proponendo all'Unione Europea e ai Paesi che ne fanno parte una serie di soluzioni coraggiose e innovative per affrontare le sfide connesse alla gestione dei flussi migratori misti nel Mediterraneo e ridurre il numero di persone che perdono la vita in mare - ha dichiarato Vincent Cochetel, Direttore del Bureau Unhcr per l'Europa - Il mantenimento dello status quo non è un'opzione praticabile. Non agire di fronte a queste sfide comporta solamente la morte di altre persone."

Parole cui fa eco l'allarme lanciato dal ministro spangolo Fernandez Diaz a margine del consiglio Affari interni Ue: "L'Italia ha un problema gravissimo che non può affrontare da sola. Lo scorso anno ha ricevuto circa 170 mila migranti irregolari. Quest'anno, se si proiettano le stime dei primi mesi sul resto dell'anno, l'Italia riceverà 200mila persone".
Secondo il ministro dell’Interno italiano, Angelino Alfano, "il tema è la Libia. Se non si risolve la questione libica sarà difficile risolvere la questione immigrazione. Questa è la priorità di tutta la comunità internazionale". Parole che Alfano ha pronunciato a margine del Consiglio Ue Affari interni che sta affrontando anche la gestione dei flussi migratori verso l'Europa.
La pressione in Libia, ha spiegato Alfano, è "altissima, sia per tutti quelli che arrivano dal confine Sud che da Est e Ovest del Paese. E' dovere della comunità internazionale trovare una soluzione per la Libia".

Il ministro dell'Interno ha ribadito che "la strada diplomatica rimane sempre la strada principale e bisogna fare di tutto per arrivare a una soluzione", senza la quale "è inutile parlare di immigrazione con la speranza di fermare le partenze". In particolare, spiega Alfano, "l'Italia sostiene la proposta di istituire nei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo dei centri per la gestione delle richieste di asilo in Europa. La nostra idea è di costituire dei campi in terra africana sull'altra sponda del Mediterraneo in modo tale che lì si facciano le richieste d'asilo e che lì si dica sì o no. Coloro a cui si dice no restano lì, gli altri ovviamente devono essere ripartiti e divisi in modo equo fra tutti i Paesi europei".

Intanto, mentre c’è chi tenta di trovare una soluzione all’immane problema, in Italia qualcun’altro lancia incredibili e vergognose proposte, creando allarmismo da poter cavalcare in periodo elettorale. Parliamo di Matteo Salvini, leader della Lega Nord, che in uno dei suoi ultimi twitt propone di "sospendere le cure gratis ai clandestini". "Clandestini hanno 'diritto' a cure gratis: Lombardia ha speso 100 mln e Stato le rimborsa zero. Io sospenderei cure a clandestini!".

In un successivo tweet, il leader del Carroccio annuncia la visita in programma lunedì al Cara di Mineo, in Sicilia. "Centro per Immigrati di Mineo, in Sicilia - aggiunge su Facebook - 4.000 'ospiti' al giorno, 250 dipendenti: un business da 150.000 euro al giorno, più di 4 milioni al mese, 50 milioni all'anno. Gestito da Cooperative di vario colore, e da politici dell'Ncd. Ci sono già 11 indagati per irregolarità negli appalti. Sono stufo di questa vergogna: lunedì sarò a Mineo, per denunciare chi specula sugli immigrati e se ne frega degli italiani!".

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13 marzo 2015
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