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A Messina la Polizia ha bloccato una corsa clandestina di cavalli e ha denunciato nove persone

13 giugno 2006

Nuovo intervento delle Forze dell'Ordine contro le corse clandestine di cavalli che si svolgono nelle principali arterie stradali in Sicilia. Questa volta il blitz è avvenuto nella zona nord della città di Messina: nella notte tra sabato e domenica scorsi la Polizia ha bloccato una gara al galoppo denunciando nove persone tra fantini e organizzatori e sequestrando due cavalli; maltrattamento di animali e corse non autorizzate i reati contestati.
La LAV ha espresso vivo apprezzamento e plauso per il blitz della Questura di Messina che ha condotto con successo la brillante operazione. Sebbene a Messina il fenomeno delle corse clandestine sia meno evidente rispetto ad altre province siciliane (Palermo, Ragusa, Siracusa, Agrigento, ecc.), l'operazione della Polizia dimostra che le corse abusive di cavalli costituiscono una realtà criminale preoccupante.

''Queste corse non possono svolgersi senza un ferreo controllo mafioso del territorio: risulta difficile immaginare come decine di persone rigidamente strutturate con precisi compiti e mansioni possano bloccare grosse arterie di comunicazione per fare correre i  cavalli'', dichiara Ciro Troiano, responsabile dell'Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV. ''Per questo il blitz della Polizia di Messina è doppiamente utile, sia sul piano della repressione dello sfruttamento degli animali (spesso dopati e fatti correre in tracciati inidonei e pericolosi), sia per il ripristino della legalità in aree ad alta densità criminale''. ''Le corse abusive di cavalli e le relative scommesse costituiscono per le organizzazioni criminali un sicuro e redditizio investimento dei propri illeciti introiti economici - prosegue Troiano -: una sola corsa può fruttare fino a 50.000 euro e vede coinvolte varie persone, ognuna con precisi compiti: fantini, stallieri, allibratori, scommettitori''.
In proposito l'Osservatorio Zoomafia LAV ricorda che in passato proprio a Messina è stata accertata la presenza mafiosa nelle gare ippiche: nel 2002, con l'operazione ''Game over'' contro il clan del rione Giostra, la DDA e la Squadra Mobile messinesi accertarono che fra le attività criminali del gruppo vi erano proprio le corse di cavalli ed i combattimenti tra cani, poi confermate dalle dichiarazioni del pentito Antonino Strabuzzi.

Anche alla luce dei fatti di Messina, la LAV torna a denunciare i rischi di infiltrazioni illecite non solo nei circuiti ufficiali dell'ippica ma, ancor di più, nei palii paesani che si svolgono durante le feste religiose in molti comuni della Sicilia. Proprio il richiamo a tali convivenze ed al controllo delle organizzazioni mafiose sulle corse di cavalli nei palii, è alla base di un ottimo intervento del Prefetto di Agrigento, Bruno Pezzuto, che lo scorso 12 maggio ha vietato il palio organizzato nel Comune di Sambuca di Sicilia (AG).


INFO
www.lavpalermo.it
www.lav.it

- Osservatorio nazionale zoomafia

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13 giugno 2006
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