Catania ha un buco in bilancio di diverse decine di milioni di euro. Indagate 40 persone
Quaranta persone, tra ex amministratori e funzionari del Comune di Catania, sono indagate dalla Procura della Repubblica etnea nell'ambito dell'inchiesta sul "buco" di bilancio da diverse decine di milioni di euro dell'Ente. L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto, Giuseppe Gennaro che ha "secretato" gli atti e gli interrogatori già svolti.
Tra gli indagati ci sono l'ex sindaco e attuale parlamentare Pdl Umberto Scapagnini, diversi assessori al Bilancio che si sono succeduti nella Giunta guidata dal medico personale di Silvio Berlusconi e funzionari e dirigenti del Comune di Catania.
I reati ipotizzati nell'inchiesta, che ancora non si è conclusa, sono abuso d'ufficio e falso.
Cgil: "Inchiesta dal valore straordinario" - La Cgil di Catania, commentando l'accaduto, ha voluto sottolineare come il grave dissesto finanziario del Comune etneo pesi sulle spalle dei lavoratori: "Il cosiddetto 'buco' di bilancio del Comune di Catania ha comportato e comporta ancora nefaste conseguenze sulla città il cui degrado è sotto gli occhi di tutti, e alla vita di migliaia di lavoratori che hanno visto venir meno i loro stipendi; in particolari i socio assistenziali la cui dura vertenza il sindacato segue da tempo". "La passata amministrazione si è nascosta dietro artifici contabili riconosciuti anche dalla Corte dei conti pur di negare l'evidenza del disastro finanziario, aumentando così le proprie - già gravi - responsabilità. Proprio per questo la Cgil ritiene che le indagini in atto abbiano un valore straordinario. Quest'inchiesta inizierà a spezzare l'aria di impunità e rassegnazione che circola da qualche anno tra i cittadini. E' ora che si faccia chiarezza".
Fonte: La Siciliaweb.it