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E la scuola disse all'alunno disabile: ''Tu in gita non puoi andare perché sei handicappato''

In un istituto di Ragusa l'ennesima, vergognosa discriminazione nei confronti di un ragazzo disabile

22 aprile 2005

Storie come quelle che di seguito andremo brevemente a riassumere, fanno arrabbiare e provare un greve senso di vergogna, storie che purtroppo non fanno parte dei ''casi eccezionali'', ma che si ripetono e ripropongono con una frequenza inammissibile.
La storia è quella di Antonio, un ragazzo disabile che ha visto negarsi dalla scuola che frequenta, l'Istituto Pascoli di Ragusa, la possibilità di fare il viaggio d'istruzione di fine anno perché non è stato prenotato un autobus adatto al trasporto degli handicappati.

L'ennesima, vergognosa discriminazione, che il papà di Antonio, Vito Mangano, questa volta non ha voluto subire passivamente, così ha scritto al dirigente scolastico, al sindaco di Ragusa e alla procura della Repubblica e intende procedere legalmente.
''Malgrado le ripetute sollecitazioni di mia moglie - scrive il padre di Antonio - a scuola ci hanno detto che il ragazzo non può partecipare alla gita di fine anno, in quanto non vi sono pulmini attrezzati per disabili, a meno che noi non decidiamo di utilizzare un nostro mezzo, proposta questa che va in contrasto con i principi di integrazione scolastica e sociale''.

Antonio però non si è arreso e cercando su Internet ha trovato ad Agrigento una cooperativa che ha un pulmino adatto. Il dirigente scolastico in breve ha infatti ricevuto la disponibilità della cooperativa a fornire il mezzo, con allegato un preventivo di spesa.
''Il dirigente però non ha dato alcuna risposta né a noi né alla coop'', ha fatto sapere il sig. Mangano, deciso a rivolgersi all'autorità giudiziaria.
''A mio figlio è stata strappata una delle poche gioie che la sua condizione gli consente. Voglio che si accertino le eventuali responsabilità di ognuno per fare in modo che in futuro fatti come questi non accadano''.

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22 aprile 2005
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