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Giorgio Napolitano non sarà ascoltato nel processo 'Borsellino quater'

La Corte d'assise di Caltanissetta. ha deciso che il Presidente emerito della Repubblica non sarà ascoltato

23 novembre 2015

L'ex capo dello Stato Giorgio Napolitano non sarà ascoltato in trasferta a Roma, il 14 dicembre, nel quarto processo per la strage di via D'Amelio. Lo ha deciso la Corte di Assise di Caltanissetta.
La Corte ha ritenuto di avere acquisito già numerosi elementi nel corso delle precedenti udienze sul contesto sociale e politico dell'Italia nel '92, grazie alle audizioni di testi quali Giuliano Amato, Claudio Martelli, Liliana Ferraro, Pino Arlacchi e altri.

"Dopo due anni e mezzo di dibattimento, nel corso dei quali aveva acquisito grande credibilità e altrettanta autorevolezza, in un sol colpo la Corte, a mio parere, ha fatto un cattivo servizio alla propria immagine". A commentare così - con l'Adnkronos - la decisione della Corte d'Assise di Caltanissetta, è l'avvocato che ne aveva chiesto l'audizione, Fabio Repici, legale di parte civile di Salvatore Borsellino, fratello del magistrato assassinato il 19 luglio 1992 a Palermo. "La Corte - ha aggiunto il legale - ha preferito adeguarsi ai desiderata di un testimone, abortito, e vulnerare il diritto alla prova e alla verità del fratello di Paolo Borsellino. La settimana scorsa la stessa Corte aveva ribadito che la testimonianza di Napolitano era rilevante, tanto da disporre una costosa trasferta a Roma pur di sentirlo senza creargli incomodo, applicando a suo beneficio una norma che in realtà riguarderebbe casi diversi. A distanza di una settimana, e solo in ragione di una lettera del senatore Napolitano che fa strame della correttezza istituzionale, la Corte si è sconfessata da sola".

"Ho troppo rispetto per la levatura giuridica dei componenti della Corte - ha concluso quindi il legale - per non capire che la lettera di Napolitano, peraltro dai toni quasi intimidatori, oltre che offensivi non tanto per la mia modesta persona ma per quella degli stessi giudici, ha fatto effetto. Da oggi i cittadini penseranno che, se vengono convocati per riferire sotto giuramento tutto ciò che sanno sui fatti di un processo, possono sempre provare a sfuggire alla testimonianza con una lettera preventiva ai giudici. E' davvero una giornata triste per la giustizia".

- Irrilevante e ripetitiva (Guidasicilia.it, 20/11/15)

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23 novembre 2015
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