''Siamo assolutamente convinti della bontà del nostro lavoro investigativo che ci ha condotti, certo non a caso, in un mese di serrate indagini che ha coinvolto tutte le nostre migliori energie e professionalità, sino alla persona ora indagata''.
Lo afferma il questore di Siracusa, Vincenzo Romano, commentando gli sviluppi dell'inchiesta sugli attentati nel capoluogo aretuseo.
''Ogni altra valutazione - aggiunge il questore - a cominciare da quella se questa mole di lavoro possa o meno tradursi in un provvedimento cautelativo di qualsiasi natura non spetta a noi ma all'autorità giudiziaria competente, nella fattispecie la procura di Catania''.
''La nostra attenzione su questa vicenda - sottolinea il questore di Siracusa - resta comunque massima e le attività di controllo del territorio sin qui avviate verranno tutte mantenute anche in relazione al tenore di alcune affermazioni, che non sembrano da sottovalutare, contenute nell'ultimo volantino di rivendicazione''.
''Il mio cliente ha fornito ampie spiegazioni sui fatti che gli sono stati contestati, dimostrando la sua estraneità''. Lo afferma l'avvocato Emanuele Midolo, legale dell'uomo indagato per gli attentati incendiari a Siracusa, contattato dall'Ansa.
Il legale conferma le indiscrezioni di stampa affermando che ''la persona sospettata è Andrea Acquaviva, un ex esponente di Forza nuova che si era candidato a sindaco di Siracusa''. ''Nei suoi confronti - sottolinea il penalista - non sono stati adottati provvedimenti. È stato sentito come indagato e a conclusione dell' interrogatorio i magistrati di Catania ci hanno detto che poteva tornare a casa''.
''Acquaviva - rivela l'avvocato Midolo - ha fornito spiegazioni che noi riteniamo convincenti a dimostrare la sua estraneità alle contestazioni che gli sono state mosse: non solo negando con fermezza, ma anche fornendo spiegazioni logiche e motivate, con precisi riscontri''.
Andrea Acquaviva, 40 anni, sposato, padre di tre figli, lavora come rappresentante di commercio. Nelle consultazioni elettorali della scorsa primavera si era candidato a sindaco di Siracusa appoggiato da ''Alternativa sociale'': la lista ottenne 540 preferenze, lui 16. Dopo contrasti interni a Forza nuova è stato espulso dal partito. Nel settembre dello scorso anno gli artificieri dei carabinieri sono intervenuti per rimuovere un ordigno sotto la sua automobile.
Fonte: Giornale di Sicilia del 13 febbraio 2005
