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Il corteo della Speranza. Tutti insieme per manifestare per la pace e il rilascio degli ostaggi

Si riaccende la forza e la speranza negli animi dei parenti dei tre ostaggi

29 aprile 2004

Il leader dell'Alleanza patriottica irachena (Ani), Jabbar Al Kubaisi, contattato telefonicamente a Baghdad dall'Ansa, sostiene che le speranze per la liberazione dei tre ostaggi italiani in mano ai guerriglieri iracheni da due settimane ''sono migliori rispetto a due, tre giorni fa''. ''Abbiamo incontrato alcune persone molto rispettate a Falluja - spiega - e ci hanno dato assicurazioni che si vuole chiudere la vicenda positivamente e il prima possibile''. Alla domanda su chi ha in mano gli ostaggi Al Kubaisi ha risposto che sicuramente non si tratta di criminali che fanno questo per soldi ma di una formazione politica. E' inoltre ovvio, aggiunge ancora il leader dell'Ani ''che si tratta di un gruppo che appartiene alla resistenza irachena. Ma questa - è il suo ragionamento - non è una cosa sola, è una galassia di tanti gruppi e non tutti conosciuti''.
L'Alleanza patriottica irachena sta comunque cercando di entrare in contatto con loro dimostrandosi disposta ad aiutare l'Italia. ''Stiamo provando a stabilire dei contatti diretti con il gruppo dei sequestratori. Ma non è facile perché l'area di Falluja è molto vasta e ci sono tantissimi gruppi''. "E' un lavoro lento e difficile. Ma sicuramente - ribadisce - l'aria che si respira oggi è più rassicurante di due-tre giorni fa''.

Sicuramente queste parole saranno di grande aiuto sia ai familiari sia a tutti quelli che sono accorsi oggi a Roma, per partecipare alla manifestazione per la pace e per la liberazione dei tre ostaggi che ormai da quindici giorni sono in mano alle Falangi verdi di Maometto.

La manifestazione di Roma ha preso corpo nel corso delle ore, i dettagli organizzativi sono stati limati e a Cesenatico il 'fare', dopo giorni di attesa snervante, ha riportato entusiasmo e dinamismo.
Anche Maria Luisa, la madre di Salvatore Stefio, ne è stata contagiata e ha deciso di reagire, mettendosi anche lei al telefono per fare gli inviti e chiamare gente alla manifestazione. E stamattina Maria Luisa è partita da Cesenatico insieme a due pullman con 80 persone che andranno al corteo.
A Roma è andata anche la giovane moglie di Salvatore Stefio, Manuela Nicolosi. Da Catenanuova (En), il paese natio di Manuela, ieri sera è partito per Roma un pullman con 26 persone a bordo che parteciperà alla manifestazione di solidarietà per i tre rapiti in Iraq.

Sono sette i pullman, con a bordo circa 350 persone, partiti insieme ai parenti di Umerto Cupertino, uno dei tre ostaggi italiani in Iraq, questa mattina da Sammichele di Bari alla volta di Roma per partecipare alla manifestazione per la pace e il rilascio dei sequestrati. Altri mezzi sono stati messi a disposizione da altri Comuni del barese come Altamura, Turi, Casamassima, dall'amministrazione provinciale e da una nota ditta di impianti e forniture. Il punto di arrivo a Roma è Castel Sant'Angelo da dove i sindaci delle tre città di residenza degli ostaggi (Sammichele, Cesenatico e Prato) e i familiari, con un pullmino messo a disposizione dall'amministrazione comunale capitolina si recheranno in Campidoglio. Lì verranno ricevuti dal sindaco Walter Veltroni. Alle 17 prenderà il via il corteo.

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29 aprile 2004
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