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L'omicidio del piccolo Francesco Ferreri. In attesa della verità e che i colpevoli vengano puniti

09 gennaio 2006

Sarà la settimana decisiva per scoprire l'assassino o gli assassini del piccolo Francesco Ferreri, ucciso a sprangate il 16 dicembre scorso, poco fuori dall'abitato di Barrafranca (EN)?
Probabilmente sì visto che si aspettano risposte concrete da parte dei carabinieri del Ris di Messina, che sono in possesso di tantissimi reperti prelevati sia nella zona del delitto sia anche nelle tre auto che sono state messe sotto sequestro ed in alcuni indumenti dei due fratelli che sono maggiormente indiziati per questo efferato omicidio.
Gli interrogatori della scorsa settimana non hanno portato niente di concreto se non arricchire le ipotesi di questo delitto, di cui l'opinione pubblica, specie la comunità barrese, vorrebbe una soluzione immediata, per uscire da un incubo terribile.

Proprio per la delicatezza della vicenda, prima di muoversi le due Procure di Enna e del tribunale dei minori di Caltanissetta, oltre ai carabinieri del comando provinciale, della compagnia di Piazza Armerina e della stazione di Barrafranca vogliono certezze.
Individuare un probabile assassino o dei probabili assassini significa, per quello che è stato il delitto del piccolo Francesco, scatenare all'interno della collettività barrese una reazione pericolosa e distruttiva che potrebbe portare anche a problemi di ordine pubblico.
Barrafranca nella sua interezza ha condannato chi ha commesso questo omicidio, per cui potrebbe reagire in maniera inconsulta e pericolosa. Da qui la necessità di sapere la verità e subito dopo adoperarsi perché tutto venga risolto con immediatezza, allontanando i protagonisti da Barrafranca.

E' probabile che anche oggi possano registrarsi altri interrogatori sempre nell'ambito delle cinque persone indagate, ma l'attesa più grande è proprio quella che vorrebbe i risultati del Ris del laboratori di Tremestieri perché sono quelli che possono inchiodare chi ha ucciso il piccolo Francesco e perché di questo efferato omicidio.

Intanto nei giorni scorsi è stato interrogato per quasi tre ore uno dei padrini, il più giovane, dei due fratelli di Barrafranca, che sembrano essere gli indiziati per l'efferato omicidio.
L'interrogatorio è stato condotto dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Marco Sabella (che attualmente sostituisce nella vicenda il dottor Antonio Calaresu), ed il soggetto pare che sia stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di concorso in omicidio ad opera di ignoti.
La persona indagata è anche quella alla quale hanno sequestrato una delle auto, nella quale sono state trovate tracce di sangue, che potrebbero appartenere al piccolo Francesco.
E si aspettano con ansia i risultati dei prelievi effettuati dai carabinieri del Ris, in quanto proprio attraverso le tracce ematiche si potrebbe risalire al colpevole ed avere prove incontestabili.

Si ritorna, quindi, a quella ipotesi che era stata la meglio valutata dagli investigatori, subito dopo avere scoperto il corpo di Francesco Ferreri nella piccola insenatura di contrada Pessima.
L'omicidio, nella sostanza, continua a vedere coinvolti i due fratelli, compagni di scuola di Francesco Ferreri, ed i due padrini ed allo stato attuale sembra essere l'ipotesi più accreditata per gli investigatori.
I risultati sono attesi da tempo, ma i prelievi sono tanti e, quindi, ci vuole parecchio tempo prima di poter avere un quadro il più completo possibile, certezze su quanto è avvenuto quella tragica sera di venerdì 16 dicembre, quando Francesco Ferreri fu trucidato a colpi di spranga di ferro, intorno alle 21,30.
Ma rimangono sempre interrogativi, ai quali è difficile dare una risposta.
Chi è stato a fare uscire da casa Francesco Ferreri senza giubbotto e senza telefonino?
Chi lo ha fatto salire su un motorino o meglio ancora su una macchina per trasportarlo nel luogo dove è stato ammazzato?
Il Procuratore della Repubblica, Salvatore Cardinale ha incontrato gli avvocati difensori della famiglia Ferreri, Alessandro Messina e Franco Puzzo, i quali hanno chiesto di avere notizie più certe sulla vicenda, di potere avere i risultati degli esami del Ris, di chiudere questa vicenda che ha provocato non solo nella famiglia Ferreri ma anche in tutta Barrafranca un'oppressione psicologica notevole.
Tutti vogliono che l'assassino (o gli assassini) di Francesco Ferreri venga assicurato alla giustizia.

Fonte: ViviEnna.it

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09 gennaio 2006
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