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La guerra infinita contro le mafie. Settecento morti in cinque anni

Le vittime di Mafia, Camorra e 'Ndrangheta dal 1999 al 2003

11 dicembre 2003
Ammontano a 666 i casi di omicidi per motivi di Mafia, Camorra o 'Ndrangheta che si sono verificati nell'arco del quinquennio 1999-2003. Lo rileva l'Eurispes nello studio dal titolo "L'evoluzione della criminalità organizzata in Italia nel periodo 1999-2003", presentato in questi giorni, alla Camera dei Deputati, in occasione del convegno "Mafia, Politica e Società", organizzato da Dike, Bimestrale sulla giustizia e la società dell'Eurispes e della Link Campus.

Lo studio evidenzia che il livello di violenza raggiunto in alcune aree regionali del Paese, in particolar modo nel corso delle numerose e cruente faide scoppiate tra cosche rivali, si esprime con chiarezza nel numero degli omicidi registrati. Per quanto riguarda la sola Campania, la più rappresentata nella classificazione giudiziaria degli omicidi, si contano 311 assassini, pari al 46,7% del dato complessivo nazionale.
Sempre nello stesso periodo, in Calabria, la cui quota di omicidi è pari al 21,6% del totale nazionale, gli assassini legati a motivi di 'Ndrangheta sono stati 144. A seguire Puglia (108 omicidi) e Sicilia (89 omicidi).

A livello provinciale il territorio che fa registrare il più alto numero di omicidi per mafia è quello partenopeo: ben 234 morti in soli cinque anni. Segue un'altra provincia campana, Caserta, in cui, nel periodo preso in esame, sono state accertate 57 morti per motivi di camorra, a testimonianza della ferocia che contraddistingue l'organizzazione criminale radicata in quest'area del Mezzogiorno; Foggia (46), Reggio Calabria (43) e Bari (38).
Sul fronte del giro d'affari, l'Eurispes ha calcolato che ammontano a quasi 43.000 milioni di euro gli introiti delle "quattro cupole" italiane. I maggiori proventi si hanno dal traffico di droga (25.926 milioni di euro), di imprese (7.489), traffico di armi (5.219), prostituzione (2.241) ed estorsione ed usura (2.097).
È la 'Ndrangheta a detenere il primato degli affari per quanto riguarda il traffico di droga (9.813 milioni di euro), seguita da Cosa nostra (8.005), Camorra (7.230) e Sacra corona unita (878).
Sul fronte della impresa (appalti pubblici truccati e compartecipazione in imprese in genere) è Cosa nostra ad avere la leadership con un "fatturato" di 2.841 milioni di euro, seguita a ruota da Camorra (2.582) e 'Ndrangheta (2.066). Sulla prostituzione, l'organizzazione criminale calabrese riconquista il primato con un giro d'affari di 1.033 milioni di euro, seguita da Sacra corona unita (775), Camorra (258) e Cosa nostra (176).

Per quanto riguarda il traffico delle armi, invece, è la Camorra a posizionarsi in cima alla graduatoria: 2.066 milioni di euro; seguono 'Ndrangheta (1.808), Cosa nostra (1.549) e Sacra corona unita (516). La mala calabrese balza nuovamente al primo posto per estorsione e usura con un giro d'affari di 1.033 milioni di euro; un'attività che sembra poco interessante per le altre cupole, visto che a parecchie lunghezze di distanza seguono Camorra con 362 milioni di euro ed ex aequo Cosa nostra e Sacra corona unita con 351 milioni di euro.

Fonte: Aise

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11 dicembre 2003
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