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Nuova inchiesta, per omicidio, sulla scomparsa di Denise Pipitone

Dopo l?ultima intercettazione choc la Procura di Marsala ha deciso di aprire una nuova inchiesta

09 dicembre 2014

Mentre a Palermo si svolge il processo d'appello sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone - in cui la sorellastra Jessica è imputata per concorso in sequestro di persona, dopo l'assoluzione in primo grado -, la Procura di Marsala apre un'inchiesta per omicidio.
La svolta arriva all'indomani della deposizione in aula di uno dei periti incaricati di trascrivere il contenuto della mole di intercettazioni ambientali. Il fascicolo finora è contro ignoti, dice il procuratore capo Alberto Di Pisa, che oltre alla trascrizione ha chiesto il file audio in cui, l'11 ottobre 2004, parlando con la sorella minore Alice in casa della madre Anna Corona, Jessica bisbiglierebbe: "Eramu n'casa a mamma l'ha uccisa a Denise" (Eravamo a casa, la mamma ha ucciso Denise), intimando ad Alice di mantenere segreta la notizia.

Il perito Massimo Mendolìa non ha dubbi che la frase sia proprio questa, come ha detto ai giudici della terza sezione della Corte d'appello di Palermo, presieduta da Raimondo Lo Forti. A difendere Jessica, ora ventisettenne, sono gli avvocati Gioacchino Sbacchi e Fabrizio Torre, che contestano le conclusioni della perizia, affermando che la frase non né chiara né ben udibile.
Anna Corona - ex moglie di Piero Pulizzi, padre naturale di Denise - chiamata in causa nell'intercettazione, era stata indagata per concorso in sequestro di minore, insieme ad altri, nel processo di primo grado; la sua posizione era poi stata archiviata su richiesta della procura.

"Con dolore ho appreso e prendo atto di questa nuova intercettazione che è di una gravità non indifferente". Lo ha scritto sul suo blog Piera Maggio, madre di Denise.
"Allo stato attuale - continua Piera Maggio - questo confermerebbe ulteriormente il coinvolgimento di Jessica Pulizzi e della sua famiglia". "Sono consapevole che ai fini processuali questa frase potrà avere uno svolgimento diverso da quello attuale precludendo forse anche la ricerca di Denise, questo mi fa male - spiega -. La mia speranza continua nella ricerca della verità, nella ricerca di mia figlia, in ogni modo e in ogni senso. Facciano in modo di farli parlare e dicano dove si trova Denise, dove l'hanno portata. Non ci fermeremo mai, vogliamo giustizia e verità su tutto questo calvario doloroso, voluto da persone cattive e prive di senso umano. Fino alla fine continuo e vado avanti sempre".

- La scomparsa di Denise Pipitone... (Guidasicilia.it, 06/12/14)

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09 dicembre 2014
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