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Omaggio ad un eroe qualunque

A Gela (CL) una storia di ordinario eroismo tramutatasi in tragedia. Il grande cuore di un uomo qualunque

05 luglio 2004

Domenica mattina Roberto Granvillano, un operaio 36enne di Gela (CL), ha proposto alla moglie e la figlio di 8 anni di andare al mare.
Per un operaio che lavora otto ore al giorno, l'unico giorno buono per andare a rilassarsi un poco con la famiglia è la domenica. Il mare la domenica non è mai un granché, la maggior parte delle persone è costretta ad andarci quel giorno lì, tutti per gli stessi motivi, e quindi le spiagge sono super affollate e la limpidezza dell'acqua lascia spesso a desiderare. Ma si va comunque perché altrimenti per andare al mare si devono aspettare gli agognati quindici giorni d'agosto, quando arriva il periodo delle ferie.

Domenica mattina, la moglie di Roberto Granvillano, non voleva andare al mare, senza una ragione precisa. Roberto, quindi, ha preparato i panini per tutta la famiglia ed è riuscito a convincere la moglie. Magari le ha detto "Dai, andiamo a fare il bagno, a prendere un po' di sole... è domenica".

Roberto, sua moglie e suo figlio si sono diretti quindi sulla spiaggia vicino al club Nautico, una posto di mare dove le correnti sono forti, ma dove la gran parte dei gelesi si reca.
E' stato qui che Roberto Granvillano, operaio di una ditta alimentare, si è trasformato in un eroe, e con la vita ha pagato l'atto di grande coraggio dimostrato.
La mattina era trascorsa e verso le 14 - quando il sole picchia forte e ci si deve andare a bagnare per forza - , non lontano dalla spiaggia si sono sentite invocazioni d'aiuto. Il mare è un po' agitato, e non troppo a largo ci sono due bambine e due donne che chiedono aiuto.
Partono i soccorsi e pure se Roberto ha mangiato da poco si tuffa in acqua insieme col bagnino.
Roberto riesce ad afferrare una bambina di 11 anni e la porta a riva. E' salva. Senza pensarci un secondo si rituffa e va contro le onde per prestare ancora soccorso.
Solo che Roberto stavolta non ce la fa. Boccheggia, annaspa, si sente male.
Qualcuno lo afferra e lo porta a riva insieme all'altra piccola.
Giunti alla riva l'operaio Roberto, trentaseienne padre di un bambino di otto anni è quasi incosciente. I bagnanti chiamano il 118.
Caricano Roberto sull'autoambulanza ma muore durante il tragitto per l'ospedale. Roberto non ha retto la fatica. Probabilmente un infarto.

La domenica mattina, per un operaio che lavora per otto ore al giorno, sei giorni su sette, è l'unico giorno che può passare con la propria famiglia. Allora in estate si va a mare, anche se la folla delle persone il mare lo rende un po' brutto. Macchisenefrega pensa l'operaio, e insieme alla propria famiglia si va alla spiaggia. Sempre meglio di lavorare anche la domenica.
All'operaio Roberto Granvillano, che è andato al mare domenica mattina, adesso gli daranno una medaglia al valore civile, perché ha fatto qualcosa degna dei più grandi uomini.
La medaglia alla memoria verrà consegnata a suo figlio, che porterà con se l'esempio più grande che un padre possa dare ad un figlio, e alla moglie che, probabilmente, non dimenticherà mai che quella domenica mattina, senza un motivo, lei a mare non voleva andare.

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05 luglio 2004
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