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Operaio di Gela, trentadue anni, sposato, padre di due figli... E' morto ieri, vittima ''bianca'' del suo lavoro

20 febbraio 2008


















Operaio, trentadue anni, sposato, padre di due figli...
Si chiamava Gaspare Maganuco, era di Gela e lavorava come dipendente di una impresa edile gelese, la Igc. Ieri l'operaio Gaspare Maganuco è morto schiacciato da un macchinario mentre lavorava in un cantiere per la costruzione dell'autostrada Siracusa-Catania, all'altezza di Villasmundo (Siracusa).
L'incidente si è verificato intorno alle 14,30, e mentre Gaspare stava lavorando alla costruzione di una galleria artificiale, per cause ancora da accertare, è precipitato dall'impalcatura sulla quale stava lavorando, da un'altezza di circa dieci metri.

La tragedia si è consumata in un cantiere dove, purtroppo, non è la prima volta che si registrano incidenti mortali: nel giugno del 2006 il crollo di un viadotto costò la vita ad un operaio di soli 25 anni, i feriti furono una ventina. Il termine dei lavori dell'autostrada Siracusa-Catania, lunga 25 chilometri, è previsto per l'aprile del 2009. Tra le opere più significative ci sono 24 viadotti, 10 gallerie naturali e 4 artificiali.

“Il tempo delle lacrime di coccodrillo è finito da un pezzo. Occorre procedere immediatamente all'attuazione della legge delega 123 con l'approvazione del Testo Unico sulla Sicurezza e bisogna intensificare i controlli preventivi nei cantieri”.  E' il commento del segretario generale della Filca-Cisl, Domenico Pesenti, dopo l'ennesimo incidente mortale sul lavoro, la vittima numero 143 dall'inizio dell'anno. “In questo periodo - ha dichiarato ancora Pesenti - ci stiamo confrontando con l'Ance, l'associazione nazionale costruttori edili, per il rinnovo del contratto dell'edilizia, scaduto il 31 dicembre scorso. Come sindacati di categoria ci stiamo battendo per porre come priorità la lotta al lavoro nero ed il diritto alla salute dei lavoratori. Non è più tollerabile pagare ogni anno un tributo di vite umane così alto. L'Italia, secondo gli ultimi dati diffusi - ricorda il numero uno della Filca - sarebbe fanalino di code in Europa con una media di 4 lavoratori morti al giorno, per un costo sociale legato agli infortuni sul lavoro superiore ai 40 miliardi di euro”.

"Continua ancora la tragica sequenza di morti sul lavoro. La Uil chiede che su questo tema si sviluppi un confronto e partano iniziative concrete". Questa la posizione del segretario regionale della Uil, Claudio Barone. "In questo momento in Sicilia - ha aggiunto - c'è un forte impulso delle coscienze per recuperare una dimensione di legalità su tanti terreni. Non può essere sottovalutato quello della sicurezza sul lavoro. Questo tema sia al centro delle richieste programmatiche che devono fare sia i sindacati che le organizzazioni dei datori di lavoro".

Il cordoglio del sindaco di Siracusa Giambattista Bufardeci - Il sindaco di Siracusa e presidente di Anci Sicilia, Giambattista Bufardeci, esprime cordoglio per la morte di Gaspare Maganuco, l'operaio di Gela vittima di un incidente sul lavoro in uno dei cantieri per la costrizione della strada veloce Siracusa-Catania.
“Quello dei decessi sul lavoro - dice Bufardeci - è un fenomeno al quale non ci si deve rassegnare. E' spaventoso che ancora oggi non si riesca ad evitare che la tragica lista dei lavoratori morti contini ad allungarsi. Non bisogna abbassare la guardia ed occorre il massimo dell'impegno istituzionale per stabile regole certe ed efficaci controlli di sicurezza. Come amministratore locale, poi, mi sento ancora più colpito da una tragedia avvenuta in un cantiere per la realizzazione di un'opera che le nostre popolazioni attendono da decenni. Manifesto tutta la mia vicinanza al sindaco di Gela, Rosario Crocetta, e lo prego di porgere le mie più sentite condoglianze ai familiari del povero Gaspare Maganuco”.

 

 

 

 

 

 

 

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20 febbraio 2008
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