Secondo una perizia a Gela non ci furono vittime del Clorosoda...
Il comitato dei lavoratori dell'impianto killer di Gela contestano l'indagine dei Ctu del tribunale
"Una perizia superficiale e inaccettabile, che sembra scritta più da un funzionario dell'Eni che dai Ctu del tribunale".
È il giudizio espresso dai lavoratori del comitato "Vittime del Clorosoda" nei confronti dell'indagine scientifica medico-legale dei tre professori del policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma, a margine dell'udienza, in incidente probatorio, che si è tenuta a Gela davanti al Gip Fabrizio Molinari.
Sul banco degli imputati 17 ex dirigenti dell'Eni indagati per omicidio colposo e lesioni aggravate nei confronti dei 118 dipendenti (20 già deceduti) del cosiddetto "impianto killer".
Rispondendo alle domande degli avvocati dei ricorrenti, i periti hanno illustrato ogni parte della loro indagine riferendo che le sostanze inquinanti e tossiche nel posto di lavoro non avrebbero mai superato i limitati massimi di tolleranza stabiliti dalla legge, tranne che nei casi di eccezionale accidentalità.
I dati in loro possesso sono stati forniti dall'Eni perché l'impianto non esiste più. Per i tre Ctu, le maestranze sarebbero state prontamente allontanate dai luoghi più a rischio e fatte ruotare in altre zone dell'impianto quando i valori delle loro analisi si avvicinavano alla soglia massima.
Dunque nessun nesso di causalità con i decessi. Ma gli operai accusano i vertici del petrolchimico gelese di avere manipolato i risultati dei test clinici e delle visite mediche che si effettuavano nel centro sanitario aziendale.
"Per l'Eni erano tutti sani - dicono i ricorrenti - mentre gas tossici, vapori di mercurio, potenti campi magnetici e altri inquinanti facevano cadere i denti agli operai, intaccavano loro ossa e polmoni, causavano tumori, portandoli alla morte".
Il gip si è riservato di decidere. Tre le ipotesi: il rinvio a giudizio gli imputati, il loro proscioglimento o la richiesta di un supplemento d'indagine. [Fonte: Lasiciliaweb.it]
- Gli ammalati dell'Eni di Gela (Guidasicilia.it, 15/11/12)